10 consigli per predisporre le decorazioni natalizie in sicurezza
Decorare l’albero di Natale 2017 costerà un po’ meno dell’anno scorso. Chi partirà da zero spenderà – tra albero, luci e addobbi – 233 euro, appena 3 euro in meno rispetto al 2016. Chi ha più tempo (e più manualità) gli addobbi di Natale potrebbe farseli da solo: di certo il risparmio è notevole.
Una volta comprati (o fatti a mano), luci e albero di Natale devono essere pronti rigorosamente entro l’8 dicembre. Ma anche gli addobbi di casa devono essere fatti con un certo criterio:
Ecco dieci consigli per farlo in modo sicuro ed ecologico.
Solo luci certificate
Sono vendute come addobbi natalizi, ma restano pur sempre materiale elettrico da maneggiare con cura. Le luci di Natale devono attenersi a precisi requisiti di sicurezza stabiliti dalla direttiva Ue 2006/95 (PDF) e agli standard della EN60598. Per andare sul sicuro scegliere le luci certificate IMQ: è la garanzia che il prodotto è stato sottoposto a severi test prima di essere immesso sul mercato e che, anche durante la fase di commercializzazione, viene periodicamente controllato. Altri controlli da fare prima di pagare: che il prodotto riporti sull’etichetta il marchio di fabbrica, il nome dell’azienda produttrice/importatore, la marcatura CE, che sia dotato di istruzioni in lingua italiana e che riporti la specifica se si tratti di prodotto per uso interno e/o esterno. Se volete riusare le luci dell’anno precedente, controllatene attentamente lo stato.
Luci apposite per balconi e giardini
Se avete intenzione di addobbare con luminarie anche il balcone o il giardino, sappiate che non tutte le luci sono uguali. Dovete comprare quelle per uso esterno. Le riconoscete perché hanno il cavo in gomma e sono segnate dalle sigle IP23 o IP44.
L’abete? Meglio a chilometro zero
Se dovete acquistare un albero nuovo, meglio un abete vero coltivato da un produttore locale. Contrariamente a quanto si pensi, è una scelta ecologica: i produttori si servono infatti di piantagioni realizzate appositamente. Senza contare che un albero a chilometro zero non ha dovuto viaggiare per chilometri a bordo di camion e Tir. Se lo sistemate in casa, tenetelo lontano da termosifoni e spifferi.
La seconda vita dell’albero di Natale
L’altro vantaggio di avere un albero vero è che, finite le feste, potete sempre piantarlo in giardino o in un parco (purché autorizzati dal Comune). Se il clima nella vostra zona è mediterraneo, più che continentale, l’abete non si troverà bene e potrebbe morire presto. Allora perché non addobbare un ginepro, un alloro, un corbezzolo o un arancio? Dopo l’Epifania, una volta piantato vi terrà compagnia per tutto l’anno.
Se proprio necessario… nell’umido
Se non potete ripiantarlo o se l’albero nel frattempo muore, purtroppo bisognerà buttarlo. In quel caso gettatelo nell’umido oppure informatevi dall’azienda per i servizi ambientali del vostro Comune: spesso dopo le feste organizzano raccolte straordinarie. Se avete un camino o una stufa, usate rami e tronchi come legna da ardere.
Niente ganci metallici
Per fissare una catena luminosa non utilizzate ganci metallici: in caso di dispersione di corrente farebbero da conduttori. Per lo stesso motivo, non mettete le luci a contatto con le decorazioni metalliche.
Come sostituire le luci rotte
Recuperate gli addobbi dalla cantina, li scartate e scoprire che qualche luce nel frattempo si è fulminata. È successo a tutti. In alcuni modelli le lampadine possono essere sostituite, ma bisogna rimpiazzarle con luci dello stesso tipo e della stessa tensione, altrimenti si rischiano cortocircuiti. Se le lampadine non possono essere sostituite, ricomprate la catena luminosa. Spenderete qualcosa in più, ma starete più tranquilli.
Di notte, meglio spegnere tutto
Anche se i vostri figli vorrebbero lasciarle accese tutta la notte, è più sicuro spegnere le luci di Natale quando andate a dormire. E naturalmente, anche quando uscite di casa.
Meglio i materiali naturali
Evitate addobbi natalizi realizzati con materiali sintetici, difficilmente smaltibili. Potete decorare l’albero con materiali naturali quali pigne, gusci di noce, bucce d’arancia e altro ancora. Ecco qualche idea.
Il presepe alternativo costa meno
Secondo i calcoli dell’Adoc, per fare un presepe da zero quest’anno si spenderanno quasi 132 euro. Anche in questo caso, però, le soluzioni fai da te consentono di risparmiare molto. La scena della natività può essere ricreata in cartapesta, con il Das, in legno o in polistirolo. Basta avere inventiva e un po’ di manualità. Se non vi riconoscete in queste doti, c’è sempre il villaggio natalizio in resina o in porcellana: un mini-presepe di tradizione anglosassone che sta cominciando a farsi strada anche da noi. Costano tra i 45 e i 60 euro.