Quali stufe scegliere per l’ambiente domestico?
Case sempre più tecnologiche partendo da elementi semplici. La legna come fonte energetica per scaldare la casa, l’acqua, e magari anche per cucinare, non è una risorsa sorpassata, adatta a baite o a case di campagna prive di gas. Il riscaldamento a biomassa, con combustibili derivati dalla filiera del legno, sta acquistando sempre più spazio come alternativa efficiente al metano, da nord a sud, in contesti urbani e non, in appartamenti di ogni dimensione e soprattutto compatibile con i ritmi della vita contemporanea.
Tutto ciò grazie alla tecnologia applicata e al design che hanno beneficamente investito in un settore un tempo ritenuto tradizionale, quello delle stufe e dei camini per il riscaldamento domestico, oggi realmente competitivo nell’ambito dell’edilizia sostenibile e per coloro – e sono sempre più numerosi – che cercano alternative ecologiche ed economiche ai sistemi standard.
Le stufe a pellet
Si tratta di un dispositivo in grado di produrre calore bruciando il pellet di legno: prodotto ecologico ricavato dagli scarti della lavorazione del legno, che poi viene compresso in modo da formare dei piccoli cilindri con diametro variabile tra 6 e 8 mm. La stufa è composta da un serbatoio per il pellet e da una vite senza fine che ruotando trascina il combustibile nel braciere: qui il pellet viene bruciato grazie ad una resistenza elettrica che diventando incandescente avvia il processo di combustione. Un ventola provvede ad estrarre i fumi e a convogliarli nella canna fumaria e un’eventuale seconda ventola spinge l’aria calda verso una bocchetta di uscita.
Le stufe a pellet in questo senso rappresentano un prodotto in forte crescita, a partire dal fatto che l’Italia ne è il primo produttore mondiale. Lo confermano i nuovi modelli che integrano funzionalità, efficienza e aspetto estetico. Benché il fuoco del pellet non abbia ancora raggiunto la gradevolezza della fiamma a legna questo combustibile, ricavato dagli scarti della lavorazione del legno, consente il funzionamento autonomo e programmabile della stufa, oggi anche da remoto tramite telefono o tablet e grazie ad applicazioni su cui le aziende stanno investendo molte risorse. Caratteristiche, queste ultime, che rendono le stufe a pellet assai apprezzate da parte degli acquirenti delle città.
Sistemi multifunzione
Il mercato offre ad esempio cucine economiche a pellet, dall’estetica moderna e compatta, che riscaldano la casa – possono essere collegate all’impianto idraulico come unico generatore o integrate a quello esistente – e al contempo portano e mantengono alla temperatura programmata il forno e il piano cottura. Questa struttura è completamente automatica e programmabile fin nei minimi dettagli attraverso un display digitale, oltre a garantire un rendimento superiore al 90 per cento. Il mercato punta inoltre su prodotti multifunzione, ma semplici da utilizzare, che si avvicinino il più possibile alle esigenze dell’acquirente, sempre più convinto e consapevole: ed ecco sistemi che combinano legna e pellet attraverso un sistema automatico in grado di regolare sia il passaggio tra i due combustibili, sia il controllo della combustione. Esistono inoltre modelli gestibili da remoto, grazie ad app di nuova generazione, dotati di un braciere autopulente e di un sistema che abbatte le emissioni nocive e le polveri.
La bellezza della fiamma e la silenziosità sono gli aspetti su cui puntano altri: ecco un camino scenografico, dal formato panoramico e con un focolare allungato in ghisa nera che lo avvicina all’effetto visivo di un camino a legna. Gestibile attraverso un telecomando o via tablet grazie a un’app dedicata, aggiunge all’estetica la potenza essendo in grado di riscaldare più stanze contemporaneamente, anche su piani diversi della casa.
Doppia alimentazione
In tema di doppia alimentazione, quando una di queste stufe è impostata sul funzionamento a pellet può essere programmata, mentre quando funziona a legna può essere utilizzata anche in assenza di corrente elettrica e in caso di esaurimento della legna passa automaticamente al pellet per mantenere la temperatura. Tra le altre novità, da segnalare la stufa a pellet rivestita in ceramica o in pietra, compatta ed elegante, con ventilazione forzata e gestione software per il sistema di accensione. Nel settore legna è inoltre possibile acquistare cucine dal tratto più tradizionale, dotate di grande forno smaltato (80 litri) e piastra con cerchi in ghisa levigata: per chi predilige forme e modi old fashion.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”