Sicurezza dei cosmetici: chi vigila sul rispetto delle norme?
Le norme stabiliscono che cosa si deve e non si deve fare, ma sono poi i controlli eseguiti dalle autorità competenti a portare alla luce eventuali non conformità che possono portare a sanzioni civili e penali, a seconda della gravità. In Italia, le operazioni di sorveglianza sono compiute dal Ministero della Salute e/o dalle autorità sanitarie locali e regionali e dai Carabinieri del nucleo dei NAS, che possono effettuare controlli sia nei siti produttivi sia sui prodotti finiti già in commercio. Secondo quanto previsto dalla legge, il responsabile dell’immissione sul mercato del cosmetico è responsabile anche della sua conformità. In caso di inadempienze, dunque, è lui a dover risponderne. I controlli possono riguardare sia prodotti nuovi che prodotti già in circolazione.
I controlli sui nuovi prodotti
Le aziende che intendono immettere sul mercato nuovi prodotti cosmetici devono preventivamente provvedere ad eseguire una notifica in formato elettronico su un apposito portale predisposto e gestito dalla Commissione Europea (il CPNP – CosmeticProducts Notification Portal). Questa notifica deve contenere:
• Categoria del prodotto
• Nome del prodotto
• Nome e indirizzo della Persona Responsabile
• Paese di origine (solo per importazione da Paesi extra-UE)
• Stato Membro dove il prodotto è immesso sul mercato
• Dettagli della persona fisica da contattare in caso di necessità
• Eventuali Nanomateriali presenti
• Eventuali Sostanze CMR (sostanze chimiche di tipo cancerogeno)
• Formulazione del prodotto
• Etichetta originale
• Eventuale fotografia della confezione
I controlli sui prodotti già in circolazione
Il Ministero della Salute e le autorità sanitarie regionali possono, poi, eseguire in qualsiasi momento ispezioni negli stabilimenti di produzione e, laddove lo ritengano necessario, disporre l’adozione di particolari cautele. Inoltre, possono procedere al prelievo di campioni di prodotti cosmetici.
• Durante questi controlli, le autorità possono richiedere alle imprese di fornire loro specifiche informazioni sulle sostanze contenute nei prodotti.
• I controlli possono essere effettuati anche su segnalazioni del consumatore stesso.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”