Bonus babysitter 2020: aumenta l’importo
Il bonus babysitter, precedentemente inserito nel decreto “Cura Italia”, è stato potenziato nel decreto attuale, il decreto “Rilancio”. In quest’ultimo decreto al pacchetto famiglia sono stati destinati fondi per quasi 700 milioni di euro. Nel testo si può notare come i precedenti importi siano stati aumentatiper far fronte alla prolungata situazione di necessità nella quale si trovano molte famiglie italiane. Il bonus babysitter infatti ha vistoun aumento dell’importo da 600 a 1200 euro e verrà esteso per i centri estivi, servizi per la prima infanzia, centri ricreativi e attività dedicate ai servizi educativi territoriali.
I genitori operanti nel settore sanitario (medici, infermieri e operatori sanitari) invece vedranno un aumento di 1000 euro, arrivando a un totale di 2000 euro complessivi, sicuramente un riconoscimento per tutto il duro e difficile lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere.
Secondo le ultime norme del decreto, il bonus è destinato alle famiglie, incluse le famiglie affidatarie, con figli di età inferiore ai 12 anni (alla data del 5 marzo 2020), limite che non sussiste nel caso di figli di età superiore ai 12 anni affetti da disabilità.
Per quanto riguarda il Voucher Baby-sitting, che ricordiamo arriva fino a 1200 euro per famiglia, è riservato a:
- Lavoratori dipendenti del settore privato
- Lavoratori iscritti alla gestione separata
- Lavoratori autonomi iscritti all’INPS
- Lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, a seconda delle comunicazioni ricevute dalle rispettive casse previdenziali.
Ricordiamo però che l’assegno o il voucher spettano solo a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore beneficiario di altri strumenti a sostegno del reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o un altro genitore disoccupato o non lavoratore. In questi casi sussiste l’incompatibilità e il divieto di cumulo.
Tutte le nuove richieste andranno fatte direttamente al sito dell’INPS a partire dalla prima settimana di Giugno.
”Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”