Uso responsabile del denaro e criptovalute, i più colpiti sono i giovani
Le criptovalute, ovvero le valute digitali, sono, negli ultimi anni al centro di un enorme sviluppo e discussioni. Salite agli onori della cronaca recentemente per il caso “Gamestop” e per l’accesa discussione sulla loro regolamentazione. In un settore così nuovo e semisconosciuto alla maggior parte dei consumatori, non è raro che avvengano truffe o raggiri.
Il dato che stupisce però che a caderci non sono, come nel caso delle truffe standard, le persone più anziane, bensì i più giovani. Secondo gli ultimi dati le truffe di questo tipo colpiscono, nella maggior parte dei casi, giovani tra 20 e 49 anni. Se i più anziani o i giovanissimi possono essere più esposti ad altri tipi di truffe, in ambito finanziario sembra essere l’età mediana quella più esposta: meno attenzione, più spregiudicatezza, maggior ricerca della speculazione e minor sensibilità al rischio rendono questa fascia più esposta.
La truffa più nota è un offerta proveniente da un account a nome “Elon Musk” (noto imprenditore a capo, tra le altre cose di Tesla) che ti chiede di investire, promettendo un guadagno facile, immediato e moltiplicato. Sembra il solito schema di truffa piramidale, con la differenza che ritracciare poi i colpevoli e il flusso di denaro risulta estremamente difficile. Lo schema è noto: account fasulli che propongono affari e riescono così a portare via ingenti quantitativi di criptovalute, senza lasciar traccia e senza possibilità di rivalsa. Una declinazione social di schemi noti fin dall’antichità, ma che in questa nuova dimensione (e su utenti poco propensi al sospetto di essere al centro di un tentativo mirato) riescono nuovamente a far breccia.
La raccomandazione che possiamo dare in questi casi è di evitare di investire somme di denaro in progetti che non si conoscono, specialmente con questo tipo di valuta.