Addio al canone rai … in bolletta
Il canone Rai è da sempre una delle imposte odiata (ed evasa) da moltissimi consumatori e, ad oggi, è ancora inserita nella bolletta della luce elettrica, ma le cose cambieranno presto. In base agli accordi presi dall’Italia con il PNRR, il canone Rai uscirà dalla bolletta elettrica dal 2023. L’Unione Europea chiede infatti a tutti i paesi membri di rispettare la massima trasparenza per le spese accessorie sui costi per le forniture energetiche: non si può chiedere obbligatoriamente ai fornitori di energia di riscuotere oneri non legati al proprio settore di mercato, né ai consumatori di pagare nella stessa per un diverso servizio.
Quindi per rispettare gli impegni, il governo dovrà far sparire i famosi Oneri Impropri, che pesano non poco sulle bollette dei consumatori per quanto riguarda i costi dell’energia .
Oggi il canone Rai pesa 9 euro al mese per 10 mesi sui conti dell’elettricità. Prima della riforma, costava agli italiani 113 euro all’anno. La proposta di inserirlo nella bolletta elettrica era stata voluta dal governo Renzi nel 2015 attraverso la legge di Stabilità per fermare l’evasione dell’imposta per la tv pubblica, che allora in pochi pagavano davvero. Nel 2016 a versare il canone erano state il 41% delle famiglie in più. Assicurando un incasso aggiuntivo, rispetto al 2015, di oltre 420 milioni di euro, con una riduzione degli evasori dal 36% al 10%.
L’obbligo mediante addebito sulle fatture emesse dalle società elettriche ha permesso sì di sconfiggere l’evasione che storicamente affliggeva il canone della tv pubblica, ma ha gonfiato le bollette, facendole apparire più care di quanto non fossero davvero, motivo per il quale l’Ue ha più volte criticato l’Italia, che ora corregge il tiro.
Rimane da vedere se, come e quando lo Stato addebiterà ancora il servizio di TV pubblico nelle tasche dei cittadini, che, complice un cambio demografico normale, guardano sempre meno televisione e soprattutto sempre meno le reti pubbliche.