Decreto bilancio, cosa cambierà per i consumatori
Siamo alle battute finali per il decreto bilancio, che vedrà sostanziali cambiamenti a molte iniziative e manovre dell’anno scorso.
Iniziamo con i cambi al reddito di cittadinanza: è evidente a tutti che abbia in larga parte fallito, ma volendolo salvare dall’oblio, il governo draghi ha dato un giro di vite. Da quello che trapela si decade dal Reddito di cittadinanza dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, ma anche se non ci si presenta “almeno ogni mese”, senza “comprovato giustificato motivo”, presso un centro per l’impiego. L’offerta è congrua se il lavoro dista “80 km dalla residenza” o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta: è congrua da qualsiasi luogo arrivi in territorio italiano. Quanto al decalage, la bozza del Cdm faceva calare di 5 euro al mese l’assegno dal sesto mese, ora il taglio parte dalla prima offerta congrua rifiutata.
Viene invece prorogata l’opzione donna per un anno con gli attuali prerequisiti (cioè l’uscita dal lavoro a 58 anni) inoltre per il contratto di espansione vengono stanziati complessivamente oltre 1,6 miliardi per il triennio 2022-2024, destinati agli accordi per lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover con una assunzione ogni tre uscite di lavoratori e per la riduzione dell’orario di lavoro. Vengono stanziati in totale 337 milioni per il 2022, 688,6 milioni per il 2023 e 581,3 milioni per il 2024. La manovra abbassa a 50 dipendenti per il 2022 e per il 2023 la soglia dimensionale delle imprese che possono accedervi.
Proroga per tre anni, fino al 2024, della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi. Rinnovati dunque gli interventi in favore di sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e le colonnine di ricarica. Confermata, rispetto alla prima versione del ddl di bilancio, la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per il superbonus al 110%, che vengono in questo caso prorogati fino al 31 dicembre 2025. Resta il tetto di 25.000 euro annui di Isee per il Superbonus applicato alle abitazioni unifamiliari (le cosiddette villette) per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Taglio delle aliquote marginali Irpef (quelle più alte) e dell’Irap. Sono gli obiettivi indicati dal governo per ridurre la pressione fiscale, a cui andranno destinati 8 miliardi di euro. Al fine di ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi, con appositi provvedimenti normativi è disposto l’utilizzo di un ammontare di risorse pari a 8 miliardi di euro annui, a decorrere dal 2022. Il taglio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, si legge nella bozza, ha ’’l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote’’. Inoltre è prevista ’’una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo’’. Ai fini dell’attuazione della misura le risorse ’’sono incrementate di 6 miliardi di euro per l’anno 2022 e 7 miliardi annui a decorrere dall’anno 2023”.