Carburanti: dal 1 agosto scatta l’obbligo del cartellone col prezzo medio
Da oggi, 1° agosto, scatta l’obbligo per i distributori di esporre il prezzo medio del carburante.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha parlato in conferenza stampa di «ulteriore operazione trasparenza, riteniamo che sia possibile contenere il prezzo della benzina e del gasolio in linea con quanto accaduto, tenere in Italia il prezzo industriale inferiore a quello di altri paesi e ridurre l’impatto di un eventuale aumento, ove ci fosse, dei prezzi delle quotazioni internazionali».
Il prezzo verrà elaborato ogni mattina sulla base delle comunicazioni dei gestori e andrà esposto entro le 9,30 all’interno dell’impianto in modo visibile su un cartello riportante i prezzi medi per ciascun tipo di carburante venduto. Quindi oltre alle tradizionali indicazioni sui prezzi praticati, differenziati tra servito e self-service, verrà pubblicizzato il prezzo medio regionale, se il punto vendita è sulla viabilità stradale, o il prezzo medio nazionale se il punto vendita è su autostrada.
In caso di violazione degli obblighi di comunicazione dei prezzi dei carburanti, i gestori rischiano una sanzione da 200 euro a 2mila euro, che tiene conto anche del fatturato dell’esercente, per il giorno in cui la violazione si è consumata. Se la violazione viene reiterata per più di quattro volte, anche non consecutive e nell’arco di 60 giorni, può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo da 1 a 30 giorni.Tale sanzione si applica, con i medesimi importi e modalità, anche in caso di violazione dell’obbligo di esporre il prezzo medio. L’accertamento delle violazioni spetta alla Guardia di finanza, mentre all’irrogazione delle sanzioni provvede il Prefetto.
“Adesso sarà il consumatore stesso ad accertarsi e scegliere se rifornirsi lì o passare altrove”, dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Il cittadino – continua – potrà fare anche una segnalazione al ministero o alla Guardia di finanza”.