Attenzione al “Greenwashing” nel vestiario: cos’è e come riconoscerlo
Chi fra i consumatori è attento e segue le vicende in evoluzione degli acquisti ecosostenibili ha sicuramente incrociato più di una volta la parola “Greenwashing”. Si tratta di un neologismo che indica la strategia di comunicazione di un’azienda (o un partito o un brand) che costruisce e diffonde un’immagine di sé ingannevole per quanto riguarda il profilo ambientale dei suoi prodotti, pubblicizzando una svolta ambientalista con messaggi ed eventi mentre in realtà i prodotti acquistati dai consumatori non sono poi così eco-friendly come l’azienda vuol far credere.
Se già di per sé ingannare il cliente è un errore, immaginate quando invece non viene nemmeno considerata la posizione etica dell’azienda: l’azienda può avere il cotone bio al 100% da economia sostenibile, salvo poi farlo cucire in aziende del terzo mondo da donne e bambini con turni da 12 ore. Come può fare un consumatore a capire se i prodotti di un’azienda sono sostenibili? Nel caso del cibo è abbastanza semplice, dato che ci sono numerose normative europee per certificare la provenienza, ma quando si parla di capi di vestiario, ad esempio, non è così facile, specialmente se l’azienda in questione è una multinazionale.
Ci sono alcuni semplici accorgimenti che si possono tenere a mente mentre si acquista un capo “ecosostenibile” per verificare se questo è effettivamente un capo che rispetta l’ambiente o l’azienda ha solo un efficace gruppo di comunicazione e marketing:
- Spesso vengono pubblicizzati nell’acquisto molte iniziative benefiche (volontariato, salvaguardia dell’ambiente ecc…), sicuramente positive, ma chiediamoci cosa hanno a che fare con il prodotto che ho in mano. Se acquisto una maglietta pubblicizzata come sostenibile perché comprandola si finanzia un pozzo in Africa, bene, ma, detto onestamente, cosa ha a che fare con la maglietta che ho in mano? Magari è stata cucita nel sud-est asiatico. Non fermiamoci all’apparenza, il prodotto che voglio acquistare deve avere delle qualità ecosostenibili.
- Guardate il prezzo: non solo per una questione di risparmio, se è pubblicizzato come sostenibile e il prezzo del prodotto è più basso (spesso di parecchio) delle concorrenti, rimane il sospetto che su qualcosa l’azienda abbia risparmiato, e solitamente si tratta della manodopera.
- Cercate di informarvi sull’azienda, ma anche in questo caso potrebbe essere difficile capire se dietro tutto il marketing ci sia qualcosa di concreto. Nel dubbio il consiglio migliore rimane quello di comprare meno, chiedetevi se il capo che avete fra le mani è assolutamente indispensabile. I ritmi folli delle aziende e il consumo delle risorse sono dettate, in questo mercato, in larga parte dall’altissima domanda.