Frodi Online, come difendersi e come prevenirle
Sono sempre più numerose le frodi che avvengono attraverso i portali internet e che ogni giorno vedono mietere sempre più vittime; riassumiamo brevemente quelle più comuni e vediamo insieme come sia facile abboccare ma anche altrettanto facile tutelarsi e difendersi da questo tipo di minacce:
- Il più famoso Phishing è nato come strumento per sottrarre password e credenziali bancarie degli utenti, attraverso l’invio di e-mail contraffatte ad arte che somigliano a quelle del proprio istituto bancario, per poter poi accedere ai conti correnti degli utenti in modo ovviamente illegale con lo scopo di sottrarre denaro.
- C’è poi il Voice Phishing o Vishing che è diretto parente del Phishing ma che utilizza le chiamate telefoniche come campo d’azione: i malviventi, infatti, si presentano come istituti di vigilanza o di tutela dei consumatori i quali chiedono di fornire eventuali credenziali d’accesso o dati sensibili per poterli “difendere da potenziali attacchi”, quando invece cercano proprio di sottrarre i suddetti dati al fine di utilizzarli in modo malevolo.
- Lo Smishing è insieme ai due sopraccitati un’ulteriore forma di attacco con la differenza che vengono utilizzati gli sms come vettore. Il termine deriva infatti da Short Message Fishing.
Tutte e tre sono differenti versioni di una frode o truffa informatica. Vediamo ora quali possono essere i modi (anche semplici) per difendersi da ognuna di queste:
- Prudenza: come dice il proverbio “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!”. Dubitare innanzitutto del fatto che il nostro istituto di credito ci chieda di fornirgli i dati di accesso al nostro conto perché, di per sé, è un paradosso. Agire con prudenza significa attuare innanzitutto la prima forma di tutela verso questi attacchi.
- Leggere bene le email: anche in questo caso è sempre bene prestare la massima attenzione ai messaggi di posta elettronica che si ricevono, specialmente se l’arrivo è inatteso. Evitate in qualunque caso di fornire credenziali di accesso o dati sensibili che potrebbero essere usati contro di voi.
- Contattate dunque la vostra banca o il servizio d’utenza che pensate vi abbia cercato in modo da richiedere una conferma o smentita di quanto ricevuto e, qualora fosse necessario, la polizia postale o le forze dell’ordine: non è necessaria querela, infatti, ma solamente la denuncia.
U.Di.Con. Emilia Romagna vigila continuamente sulle potenziali minacce a danno dei consumatori. Vi invitiamo dunque ad inviarci eventuali segnalazioni o esperienze avute a vostro danno per cercare di tutelare, avvertendo e prevenendo, il maggior numero di consumatori.