Cartelle e decreto sostegni, facciamo chiarezza
C’è finalmente la fumata bianca per lo stralcio delle cartelle, una notizia che ha tenuto col fiato sospeso moltissimi italiani. I requisiti per accedere alla nuova “pace fiscale” sono stabiliti dal decreto Sostegni, e finalmente il decreto attuativo MEF con regole e scadenze è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi è operativo a tutti gli effetti.
Il nuovo condono è riservato alle cartelle datate dal 2000 al 2010 (compreso), ma è anche necessario che il reddito del 2019 non superi i 30.000 euro; le cartelle che rientrano nel condono fiscale verranno cancellate in modo automatico, il cittadino (si spera) non dovrà fare nulla e l’intero iter verrà gestito dall’Agenzia delle Entrate, con la prima cancellazione che avverrà entro il 31 ottobre. Ci sono, comunque, dei passaggi da rispettare prima, stabiliti dal decreto attuativo che si occuperà sia dei modi sia dei tempi dell’annullamento.
Il decreto poi ha stabilito le modalità per individuare le cartelle stralciabili tramite un duplice passaggio di dati e informazioni tra Agenzia delle Entrate e Riscossione:
- Entro il 20 agosto la Riscossione trasmette alle Entrate, tramite specifiche tecniche previste nell’allegato al decreto, l’elenco dei codici fiscali presenti nel proprio database alla data del 23 marzo 2021 delle persone fisiche, e non solo, aventi uno o più debiti fino a 5.000 euro.
- Entro il 30 settembre le Entrate comunicheranno alla Riscossione, sulla base delle certificazioni uniche e delle dichiarazioni dei redditi, i codici fiscali dei contribuenti esclusi perché oltre la soglia prestabilita dei 30.000 euro.
Dopo questo incrocio di dati (importo dei debiti e limiti di reddito) verrà individuata la platea di beneficiari del condono ed entro il 31 ottobre i debiti così determinati verranno cancellati. Per vedere “nero su bianco” l’effettiva cancellazione non ci sarà bisogno di nessuna richiesta da parte del cittadino, nessuna domanda o comunicazione dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un passaggio fondamentale, anche per evitare di continuare a pagare, visto che non sarà effettuato il rimborso delle somme già versate.
Per controllare che il proprio debito sia stato cancellato, bisognerà accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e verificare il proprio estratto conto: in questo modo si saprà se il debito è stato definitivamente stralciato.