Come alleggerire l’impatto dei debiti sul bilancio familiare
Le cartelle esattoriali sono un problema per tantissimi consumatori e i debiti accumulati rischiano di gravare in maniera troppo pesante sul bilancio di una famiglia. Fortunatamente chi ha ricevuto una cartella di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate può pagare subito o, entro determinati termini, rateizzare il proprio debito, in modo da renderlo “più abbordabile”.
Quest’anno, grazie al susseguirsi dei decreti governativi, il cittadino ha diritto a un maggior periodo di decadenza per i piani di rateizzazione delle cartelle esattoriali, in essere al 31 dicembre 2020 o richiesti entro il 31 dicembre 2021. Il legislatore, nello specifico, a seguito della crisi scatenata dall’emergenza Covid, ha stabilito la decadenza del piano di rateizzazione (e la successiva iscrizione a Ruolo del debito) nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque ordinariamente previste.
Il contribuente, quindi, anche quest’anno ha la possibilità di regolarizzare la propria posizione con il Fisco italiano gradualmente, distribuendo la restituzione di quanto dovuto in più pagamenti. Per farlo, però, deve rispettare termini e tempi stabili dall’Agenzia delle Entrate, e sul tema fra i cittadini c’è molta confusione fra norme e decreti. Vediamo nello specifico quali sono le date di riferimento quest’anno.
Il decreto Sostegni-bis prevede che il pagamento delle rate sospese (e relative al pagamento dei debiti col Fisco, con scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 30 giugno 2021) dovrà essere effettuato entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, dunque, entro il 31 luglio 2021.
Ricordiamo però che il decreto Ristori ha riconosciuto anche ai contribuenti decaduti dai benefici della “prima Rottamazione” e della “Rottamazione-bis” la possibilità di chiedere entro il 31 dicembre 2021 la rateizzazione del pagamento per le somme ancora dovute.
Non ci sono novità invece per quello che riguarda la richiesta di rateizzazione: può essere inoltrata via PEC, attraverso gli specifici indirizzi riportati in ciascun modello di rateizzazione, oppure presentata presso uno degli sportelli di Agenzia Entrate-Riscossione; per importi fino a 100 mila euro, si può ottenere la rateizzazione direttamente on-line accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate usufruendo del servizio “Rateizza adesso”. Dalla presentazione della richiesta e finché si è in regola con i pagamenti delle rate, non si è considerati inadempienti verso gli enti creditori e, di conseguenza, le Entrate non possono procedere con l’iscrizione di fermi o ipoteche, né attivare qualsiasi altra procedura di riscossione.