Come evitare il sovraindebitamento: consigli utili

Molto spesso i cittadini si rivolgono a banche o a società di intermediari finanziari per richiedere un prestito al fine di acquistare un bene pur non avendo un’immediata disponibilità di denaro per farlo.
Succede sovente che il cittadino non riesca poi a restituire la somma dovuta ai creditori e si venga a creare una situazione estrema e patologica detta sovraindebitamento, ovvero, il cittadino a causa dei prestiti contratti non riesce più a far fronte alle spese per il proprio sostentamento, oltre ovviamente a non riuscire a saldare i debiti con chi ha concesso il prestito, nemmeno con la vendita dei propri beni.
Come si può evitare il degenerare in questa situazione patologica?
Bisogna, in primis, considerare che l’indebitamento è sano quando:
- È legale (non sono presenti, ad esempio, interessi usurai);
- Esiste un rapporto equilibrato tra il reddito personale e la rata da pagare;
- Permette di continuare a sostenere spese come, ad esempio, quelle personali.
Per non incorrere nell’impossibilità di saldare i debiti contratti, il consumatore dovrebbe sempre accertarsi di:
- Evitare l’accumulo di finanziamenti;
- Chiedere all’operatore chiarezza sugli eventuali costi aggiuntivi dei finanziamenti (ad esempio il TAEG) e sugli interessi in generale;
- Concordare con precisione le rate;
- Monitorare con cura la propria situazione finanziaria onde evitare la situazione di sovra indebitamento.
Nel caso in cui si fosse già in una situazione di sovra indebitamento, occorre comunque tenere presente che in Italia esiste una normativa ad hoc con la finalità di impedire al debitore di essere inseguito a vita da banche e finanziarie e di poter pagare il giusto per liberarsi dal debito e tornare così una persona pienamente inserita nella vita economica della propria comunità. Stiamo parlando della legge 3/2021 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”, detta anche Legge salva suicidi, la cui finalità principale è quella di permettere legalmente al debitore di pagare quanto gli è possibile e di vedersi cancellato il debito che si è oggettivamente accertato non poter essere pagato nella sua totalità. In questo caso di parla quindi di “esdebitazione” ovvero di cancellazione del debito non onorato.