Come possiamo riconoscere i prodotti biologici?
Oggi 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, un tema che ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni e al quale molti Governi hanno iniziato seriamente a investire, supportati dalle politiche europee. Quest’anno il tema scelto per la giornata sono le biodiversità, un tema che dovrebbe essere molto caro a noi italiani, dato che siamo il terzo paese europeo per ricchezza di diversità biologica.
Una ricchezza che, contrariamente a quello che si pensa, può essere un importante settore di investimento per far ripartire la nostra economia dopo la quarantena causata dal Covid-19. Se da una parte il Governo per la prima volta nella storia della Repubblica nel documento di Economia e Finanza per il 2020 si parla di tutela del “green”, della tutela delle biodiversità ed economia circolare, dall’altra le aziende hanno cominciato già da anni a investire nella produzione di prodotti sostenibili.
Sempre di più infatti sui nostri scaffali, sono presenti prodotti a chilometro zero, ovvero con una filiera corta e vicina al luogo di acquisto, e prodotti sostenibili ed ecologici. Molte compagnie hanno approfittato di questa “riscoperta ecologica”, ma non tutte sono oneste nel loro pubblicizzare una presunta sostenibilità.
Fortunatamente i consumatori sono molto più informati adesso di qualche anno fa e sono sempre di più i consumatori alla ricerca di una spesa intelligente, ovvero con consumi ridotti e sostenibili, tanto che la stessa Unione Europea ha sancito una serie di leggi e decreti atti a salvaguardare l’effettiva denominazione biologica dei prodotti.
Ma come fa il consumatore a capire se quello che ha in mano è effettivamente un prodotto biologico?
La risposta è molto semplice, tutti i prodotti denominati biologici devono passare una serie di controlli estremamente rigorosi, al termine dei quali, se il prodotto viene certificato come biologico, viene apposta sulla confezione un logo specifico, quello di una foglia composta dalle stelle dell’unione europea a sfondo verde.
Il cosiddetto “logo biologico” infatti fornisce un’identità visiva coerente ai prodotti biologici venduti nell’UE. Aiuta i consumatori dell’UE a individuare più facilmente i prodotti biologici e gli agricoltori a commercializzarli in tutti i paesi dell’Unione europea.
Il logo biologico può essere utilizzato solo sui prodotti che sono stati certificati come biologici da un organismo o un’agenzia di controllo autorizzato. Ciò significa che i prodotti hanno soddisfatto condizioni rigorose in fatto di produzione, trasporto e stoccaggio.
Un acquisto sostenibile, fatto in maniera oculata e intelligente, può fare davvero molto per l’ambiente: dimostra alle aziende e alle compagnie che un futuro “green” è possibile, salvaguardando così le nostre biodiversità, che sono la nostra ricchezza e il nostro futuro.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”.