Come riconoscere le etichette ingannevoli
Con il loro tripudio di colori e scritte sgargianti che assicurano effetti snellenti o pance piatte, la provenienza contadina o l’ottima qualità, una miriade di prodotti sui nostri scaffali sembrano assolutamente perfetti. Come molti sanno, l’unico modo per esserne quasi certi è leggere l’etichetta alimentare posta solitamente sul retro del prodotto. In alcuni casi però queste etichette possono risultare ingannevoli. Come riconoscere una di queste etichette “astute”?
Un’etichetta può risultare ingannevole sulle caratteristiche reali del prodotto o attribuirgli proprietà o effetti che non possiede (dimagrante, curativo ecc..); può risultare ingannevole anche quando pubblicizza caratteristiche particolari di un prodotto quando in realtà sono tipiche e basilari dei prodotti dell’intera categoria.
Nel caso dei valori nutrizionali devono sempre essere riferiti a 100 gr o ml, solo facoltativamente in pesi inferiori, quindi nel caso leggiate il fantomatico “pochi zuccheri” o “non contiene grassi” controllate effettivamente che sia così cercando a quale quantità di prodotto sta facendo riferimento.
Un altro dato che è utile controllare nell’etichetta sono gli ingredienti. Solitamente i primi 3 ingredienti compongono larga parte del prodotto e molte compagnie, per inserire la quantità di zuccheri contenuta senza farla notare fra i primi 3 ingredienti, inseriscono varie sottotipologie di zucchero nella lista di ingredienti (fruttosio, saccarosio, zucchero di canna ecc..) in modo tale da non avere una voce “zuccheri” molto elevata e sembrarne quasi privo.
Ecco alcuni esempi per controllare effettivamente questo tipo di astuzie: se leggete “senza zuccheri” vuol dire che il prodotto non può avere più di 0.5 grammi di zucchero per 100 grammi o millilitri; se leggete a ”ridotto contenuto calorico” il valore energetico del prodotto deve essere ridotto di almeno il 30% rispetto agli altri prodotti delle stessa categoria e si devono indicare le caratteristiche che hanno provocato questa riduzione.
Pensare e ragionare prima di mettere un prodotto in un carrello della spesa si rivela sempre il migliore dei consigli.
”Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”