Cosa fare in caso di malattia durante le vacanze
Con l’avvicinarsi delle vacanze estive, una delle domande più frequenti che i cittadini si pongono è cosa fare se sfortunatamente ci si ammala di Covid-19 durante le vacanze.
Non c’è una vera e propria linea guida nazionale in questo caso e tutto è lasciato in mano alle singole regioni, ognuna infatti ha il proprio numero verde da contattare in caso di emergenza covid-19, una volta chiamato, una guardia medica dovrebbe occuparsi del primo approccio, quindi il tampone obbligatorio ed eventualmente del trasferimento in ospedale qualora fosse necessario.
In caso si riscontri il virus in forma lieve o asintomatica, si deve procedere all’isolamento domiciliare, per questo molte regioni hanno attivato le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), ovvero piccoli team mobili di dottori che seguono e monitorano i casi, accertati o sospetti, di Covid-19.
In ogni caso è espressamente vietato mettersi in viaggio con febbre o sintomi, infatti il decreto del 18 maggio sancisce che non ci si può mettere in viaggio su navi, treni o aerei con temperatura superiore ai 37,5°, citando il decreto “è fatto divieto di mobilità dalla propria dimora o abitazione alle persone sottoposte a quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al Covid-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata”.
Pur lasciando l’autonomia nello specifico alle regioni, il buon senso civico del cittadino deve prevalere, in caso di dubbio se si ha la febbre o qualche sintomo si può contattare il proprio medico di base che provvederà ad avvisare l’azienda sanitaria locale per effettuare un tampone.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”