Crisi climatica: occorre fare di più prima del 2050
L’agenda 2050 è salita agli onori della cronaca come uno degli obiettivi più ambiziosi a livello ambientale dell’Unione Europea, e tutti gli stati membri (chi più e chi meno in realtà) si stanno attrezzando per poter riuscire a centrare i propri obiettivi.
La situazione, però, è molto più seria di quel che traspare e nonostante il rinnovato interesse e la consapevolezza sia delle persone che dei governi sulla questione ambientale occorre fare di più fin da subito, senza dover per forza aspettare di raggiungere l’obiettivo del 2050. Le misure a più breve termine sono importanti per capire se i leader mondiali stanno mantenendo i propri impegni.
Basti pensare che le quantità dei due più nocivi gas serra antropogenici, anidride carbonica e metano, hanno continuato ad aumentare anche nel 2020, nonostante i blocchi dell’economia mondiale causati dalla pandemia di coronavirus.
La sfida è complicata perché, anche se teoricamente riuscissimo a ridurre come per incanto le emissioni, non risolveremmo immediatamente tutti i nostri problemi. Così come ci sono voluti decenni affinché i gas serra si accumulassero nell’atmosfera e cominciassero a intrappolare il calore sempre di più, allo stesso modo ci vorranno molti decenni, secoli in realtà, prima che quegli stessi gas si dissipino, una volta che riuscissimo veramente a smettere di pomparli nell’aria.
Occorre quindi fare di più sin da subito per contrastare la crisi climatica, prima riusciremo a raggiungere veri obiettivi e prima ne vedremo i risultati e, magari, aiuteremo il pianeta.
“Progetto ConsumER net – associazioni in rete per la tutela dei consumatori” per l’anno 2021, con il contributo ex legge regionale 4 del 2017