Dl Rilancio: Assicurazioni finanziarie e consenso del cliente

Con il Decreto Rilancio il Governo ha ascoltato il messaggio di varie associazioni per semplificare in maniera sostanziale i contratti di investimento, offerte pubbliche di contratti assicurativi e relative adesioni, allo stesso modo dei contratti bancari nel precedente decreto. L’obiettivo del governo rimane quello di mantenere un certo distanziamento sociale e ridurre drasticamente il numero di spostamenti “obbligati” per i cittadini, specialmente in luoghi sensibili all’assembramento come possono essere le filiali delle banche.
Cosa vuol dire per il consumatore tutto questo? Semplicemente che nel periodo compreso tra il 19 maggio e il 31 luglio 2020 questo tipo di contratti potranno essere “firmati” e conseguentemente “attivati” tramite mail invece di una presenza fisica e una firma fisica. Sarà possibile l’espressione del consenso tramite un indirizzo di posta, purchè allegato alla mail vi sia un documento d’identità, facciano riferimento a un contratto certo e verificabile e abbiano in allegato un copia del contratto “con modalità tali da garantirne la sicurezza, l’integrità e l’immodificabilità”.
Sicuramente una buona notizia che snellirà in maniera sensibile code e difficoltà, si ricorda però allo stesso tempo che questa è una situazione temporanea, gli obblighi legali di “trasparenza” non decadono con l’invio della mail. Il decreto è specifico su questo, sottolineando come l’obbligo di consegna sia solo rinviato e “adempiuto alla prima occasione disponibile utile successiva al 31 luglio”.
Ovviamente per il consumatore tutto quello scritto in mail, sia PEC che ordinaria, vale ai termini di diritti del consumatore che gli sono dovuti e riconosciuti dal contratto e dalla legge italiana, in particolare il diritto di recesso.
”Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”.