Giocattoli: ecco i materiali chimici ad alto rischio
I potenziali pericoli per i bambini provenienti dai giocattoli sono diversi: vi può essere il rischio che contengano sostanze tossiche. Che possano causare soffocamento o danni all’udito. Oppure che siano contaminati con microrganismi tossici e pericolosi. Nel processo di lavorazione dei giocattoli possono essere utilizzate sostanze chimiche tossiche in una quantità superiore rispetto ai limiti stabiliti per legge. L’elenco delle sostanze che superano, in svariati casi, i limiti legislativi, è molto lungo: si parla di ftalati, piombo, cadmio, antimonio, cromo VI.
PIOMBO – E’ un metallo pesante, invisibile, inodore e molto pericoloso. I bambini possono essere esposti a questo metallo semplicemente maneggiando il giocattolo o mettendolo in bocca. Il piombo può essere presente in molti giocattoli, soprattutto quelli importati o antichi, nelle loro vernici e anche nella plastica. In cui viene usato per ammorbidirla e renderla più flessibile. Può dunque essere presente in giocattoli di plastica per rendere più stabili le molecole rispetto al calore. L’assimilazione di tale metallo può avvenire per via cutanea, mucosa, per inalazione o tramite l’apparato digerente, se il giocattolo è piccolo e viene ingoiato. Il rischio maggiore è per i giocattoli prodotti e venduti in Cina. Il 30% di bambole e bambolotti realizzati e messi in commercio nella Repubblica cinese contiene una dose massiccia di metalli pesanti, che rischiano di danneggiare gravemente la salute dei più piccoli.
CADMIO – Anche il cadmio è un metallo. Usato nelle vernici, sparso per evitare la corrosione delle parti metalliche. In altri casi, viene usato come pigmento di colorazione delle vernici. E’ presente anche nelle batterie. Il cadmio a contatto con la saliva si scioglie e può venire ingerito. E’ un materiale tossico, può avere effetti dannosi sui reni oltre che provocare diarrea, nausea e vomito. Sono tanti i giocattoli che possono contenere tracce di cadmio. Dalle macchinine metalliche, ai giochi in plastica o legno verniciati. Fino alla bigiotteria per bambine e alle pile al cadmio contenute in giocattoli, che diventano un pericolo quando il vano batterie è facilmente apribile da un bimbo.
ANTIMONIO – Dal punto di vista chimico l’antimonio è un semimetallo. Spesso è utilizzato in lega con il piombo, ne aumenta notevolmente la durezza e la resistenza meccanica. L’antimonio e molti dei suoi composti sono considerati tossici. Clinicamente l’avvelenamento da antimonio è molto simile a quello da arsenico. A piccole dosi provoca mal di testa e vertigini.
CROMO – Il cromo è un metallo duro, lucido, di colore grigio acciaio. Può essere facilmente lucidato, fonde con difficoltà ed è molto resistente alla corrosione. E’ molto utilizzato per smalti e vernici. Può essere contenuto in tutti i giocattoli verniciati. Il cromo metallico e i composti del cromo trivalente non sono normalmente considerati pericolosi per la salute. Ma i composti del cromo esavalente (cromo VI) sono molto tossici se ingeriti. La maggior parte dei composti del cromo esavalente sono irritanti per gli occhi, per la pelle e per le mucose. Un’esposizione cronica ad essi può causare danni permanenti agli occhi, se non adeguatamente curati. Il cromo VI può causare: congiuntiviti croniche, dermatiti irritative, laringite cronica, bronchite, asma, epatopatie e disturbi a carico del tratto gastrointestinale, rinite ulcerativa.
FTALATI – Gli ftalati sono prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorare la flessibilità e la modellabilità. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli, né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati. La letteratura medica conferma che la classe degli ftalati provoca danni alla salute quali lesioni al fegato e ai reni. Anomalie del sistema riproduttivo compresa l’atrofia testicolare e la riduzione della produzione spermatica. Gli ftalati sono presenti soprattutto nei giocattoli di fabbricazione cinese. Si è parlato diffusamente della presenza di ftalati nelle maschere di carnevale, ma molti altri articoli sono soggetti a questo rischio. Possiamo trovarli anche nelle bambole da vestire con abiti scintillanti, nei teneri bambolotti da accudire. Nelle bambole, concentrazioni variabili di ftalati sono anche presenti nelle braccia e nelle gambe. Si tratta di parti che, durante il gioco, possono venire facilmente a contatto con la bocca delle bambine. Non sono immuni da questo tipo di rischio neanche i giochi da spiaggia, dai braccioli al coccodrillo gonfiabile o i giochi per il bagnetto. Anche gli articoli di cartoleria per la scuola, accattivanti, colorati, profumati, possono contenere ftalati: matite, pennarelli, plastilina colorata, gomme per cancellare, zainetti, astucci etc. Un’ulteriore categoria di prodotti a rischio ftalati, con i quali i bambini possono venire facilmente a contatto è costituita dalle cosiddette attrazioni gonfiabili. Questi ricadono comunque pienamente nella definizione di giocattoli.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”