Gli effetti della pandemia sui più giovani
Fra i suoi effetti più nefasti, la pandemia causata dal Covid-19 può annoverare anche un grave peggioramento dei problemi mentali nella popolazione giovanile. Una ricerca pubblicata su “JamaPediatrics” ha messo in luce come le patologie legate a ansia, depressione e altre malattie mentali sono addirittura raddoppiate.
Quarantena, didattica a distanza, blocco delle attività sportive, relazioni sociali rarefatte e altre conseguenze pratiche della stretta causata dal coronavirus hanno visto non solo peggiorare la salute mentale di bambini e adolescenti: tutte queste patologie sono diventate più frequenti con il persistere della pandemia.
Durante i lunghi mesi in cui il virus ha condizionato le nostre vite riducendo il raggio d’azione personale, anche il singolo nucleo familiare è entrato in crisi, con instabilità finanziaria e un aumento generalizzato dello stress psicologico. Tutto questo si è riverberato sulla salute mentale dei ragazzi, vittime quasi invisibili di questa crisi globale.
Secondo lo studio a cura dell’Università di Calgary, una meta-analisi di tanti altri studi e dati provenienti da strutture ospedaliere, molti ospedali pediatrici hanno riportato un aumento del 100% dei ricoveri per problemi di salute mentale e oltre il 200% dei ricoveri per uso di sostanze e tentativi di suicidio.
Esaminando i sondaggi, emerge un dato inequivocabile: il 70% dei bambini e dei giovani ha indicato che la pandemia ha intaccato la loro salute mentale. L’analisi della ricerca racconta che a livello globale, alla luce del coronavirus, un giovane su quattro soffre di sintomi depressivi clinicamente rilevanti, mentre uno su cinque presenta sintomi di ansia importanti.
Si tratta di tassi allarmanti: prima della comparsa del coronavirus si registravano stime più vicine a uno su dieci quanto a ansia e depressione clinicamente elevate. Ecco perché si può parlare di raddoppio dell’incidenza di queste patologie a causa del Covid-19.
Un altro dato estrapolato dalla ricerca è che le difficoltà di salute mentale sono diventate più frequenti man mano che la pandemia persisteva. A ulteriore riprova che il virus non si è limitato alle sole, già di per sé gravi, conseguenze fisiche