I risparmi dei consumatori sono sempre più ridotti, un 2020 da incubo e un anno nuovo all’insegna delle difficoltà

Visto il finale del 2020, non si prospetta un 2021 in ripresa, almeno per i primi mesi.
È quanto emerge dallo studio effettuato da Nomisma (una nota società di consulenza) e il Centro di Valutazione Creditizia (il CRIF) per l’osservatorio “The World after Lockdown” che analizza l’impatto del lockdown sulle vite degli italiani, monitorando in maniera continuativa, abitudini, stati d’animo, consumi degli italiani e aspettative relative al post Coronavirus, attraverso il monitoraggio di un campione di 1.000 italiani responsabili degli acquisti (dai 18 ai 65 anni). Secondo lo studio, infatti, negli ultimi 6 mesi del 2020 il 43% delle famiglie italiane non è riuscita a risparmiare: per il 24% questa è una situazione nuova rispetto al passato, mentre il restante 19% dichiara che la difficoltà è strutturale e non dipende solo dalla crisi sanitaria. Sono state molte le spese che i consumatori si sono trovati ad affrontare, a fronte di un guadagno ridotto o quasi nullo: le utenze in primis, un quarto degli italiani negli ultimi sei mesi ha avuto problemi a pagare le bollette (25% contro il 34% del primo semestre). Anche il rimborso delle rate di mutui e finanziamenti è fonte di preoccupazione: quattro italiani maggiorenni su 10 hanno un contratto di finanziamento in corso, di questi, il 20% dichiara di aver rimborsato le ultime rate dell’anno con una certa difficoltà (era il 17% nel primo semestre 2020). Malgrado questo il tasso di default del credito alle famiglie è ancora contenuto, al di sotto del 2%.
Chi è riuscito a risparmiare, poco più della metà degli intervistati (il 57%), lo ha fatto con enormi sacrifici e in molti casi riuscendoci a stento. Le prospettive per il 2021 sembrano, almeno per i primi mesi, continuare questo trend di difficoltà e gli italiani, che si troveranno a tirare la cinghia ancora una volta, lo faranno risparmiando il più possibile. Il 58% degli intervistati ha sottolineato come non farà investimenti il prossimo anno, a causa dell’incertezza e della necessità di risparmiare, un dato che risulta ovvio se si considera che sono in molti ad aver paura di non riuscire a saldare le spese più pesanti e obbligatorie come l’affitto e le utenze. Gli italiani, dunque, si preparano a un anno da trincea dove taglieranno tutte le spese superflue: il 36% degli intervistati quest’anno prevede di risparmiare sui consumi fuori casa, il 36% anche sui trasporti e il 35% su viaggi e vacanze. Si risparmierà anche per abbigliamento e scarpe (29%), su estetista e parrucchiere (23%) o baby-sitter (5%). Il 15% delle famiglie prevede di spendere di meno per la manutenzione della propria abitazione e il 24% per l’auto.
L’unico fattore in aumento fra gli intervistati, e non dovrebbe sorprendere, è la spesa per l’investimento in fondi pensione (il 14%) e l’istituzione di polizze sanitarie integrative (il 17%), che ben sottolinea quanto l’incertezza sul futuro pesi, fisicamente e psicologicamente sulle tasche dei consumatori.