Integratori alimentari: un valido aiuto ma attenzione a non esagerare
Con l’allungamento della vita media e la maggiore aspettativa di vita, il concetto di salute e di benessere è molto cambiato: non si va dal medico solo per curare una malattia, ma spesso si richiede un confronto anche per capire come si può migliorare o mantenere nel tempo inalterato il proprio stato di salute. Forse proprio in virtù di questa mutata concezione dello stato di salute vi è stato negli ultimi decenni un forte aumento nel consumo di integratori alimentari, ovvero non farmaci, ma sostanze naturali o di sintesi che secondo la definizione del Ministero della Salute sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali vitamine e minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. Tutte le sostanze normalmente presenti negli integratori sono indispensabili all’organismo umano, ma a piccole dosi, per questo un eccesso di questi micronutrienti può essere addirittura dannoso per la salute ed è questo il motivo per cui, per salvaguardare la salute dei consumatori, gli integratori alimentari possono essere venduti legalmente solo se riportano la corretta dose giornaliera e l’avvertimento di non superare la dose giornaliera raccomandata.
E’ fondamentale ricordare che gli integratori alimentari non sostituiscono, in alcun modo, una dieta varia ed equilibrata: se la loro assunzione, quindi, può colmare delle lacune nutrizionali è bene sottolineare come niente è più efficace di una dieta completa di macro e micronutrienti per soddisfare le esigenze dell’organismo. E’ anche vero però che vi sono dei periodi della vita durante i quali la normale alimentazione, per quanto varia ed equilibrata, non riesce ad assicurare il giusto apporto dei nutrienti richiesti (in gravidanza, in allattamento, ma anche a causa dell’assunzione di farmaci che determinano deplezione di altri nutrienti): in questi casi l’integrazione nutrizionale diventa molto importante per il mantenimento dello stato di salute.
Sia i farmaci che gli integratori alimentari sulla confezione riportano sempre la data di scadenza; per gli integratori alimentari è anche possibile trovare sulla confezione il termine minimo di conservazione ovvero la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, che significa che il prodotto è sicuramente buono fino a quella data, ma anche se lo si assume dopo non si dovrebbe verificare alcun danno per la salute. Sui farmaci, invece, di solito è indicato il mese e l’anno di scadenza, qualche volta anche il giorno, ma se non compare allora si intende che il prodotto in questione si può consumare per tutto il mese.
La data di scadenza si riferisce sempre al prodotto integro e correttamente conservato: in generale un farmaco scaduto generalmente non è tossico, ma perde progressivamente la sua efficacia. Secondo Medical Letter, organizzazione no-profit, un medicinale correttamente conservato mantiene, anche dopo la scadenza, il 70-80% della sua efficacia.
Bisogna però prestare particolare attenzione ad alcuni farmaci a base di antibiotici come tetracicline o penicilline che, dopo la data di scadenza, possono trasformarsi in prodotti tossici anche se correttamente conservati.
Dal momento dell’apertura, invece, ogni tipo si medicinale ha una durata diversa prima che diventi inefficace o nocivo, per esempio: le fiale e le siringhe non dovrebbero rimanere aperte per più di pochi minuti; le gocce e gli sciroppi non dovrebbero restare aperti per più di uno o due mesi; le preparazioni da ricostituire sul momento come gli antibiotici in sciroppo non dovrebbero restare aperti per più di una settimana.
Dopo la data di scadenza, in ogni caso, i farmaci non vanno buttati nella spazzatura, ma opportunamente differenziati perché contengono sostanze che possono contaminare l’ambiente se non correttamente smaltite.