L’antitrust colpisce Poste italiane: multa da 5 milioni di euro
Siete stati in casa tutta la giornata ma vi trovate comunque un avviso di giacenza nella cassetta delle lettere per una tentata consegna non riuscita? A chi, in attesa di una raccomandata, non è capitato? Sono sempre di più i consumatori che si lamentano del servizio postale: pacchi che non vengono spediti o che vengono consegnati con approssimazione o addirittura in luoghi sbagliati sono purtroppo all’ordine del giorno. Senza dimenticare il fatto che spesso chi effettua la consegna, nella fretta, lascia un avviso di giacenza invece di consegnare al destinatario il pacco o la ricevuta, causando non pochi problemi al consumatore che poi dovrà trovare il tempo per andare a prendere l’oggetto o le comunicazioni in quel labirinto che sono gli uffici postali, con lunghe attese e disagi.
La questione diventa ancora più grave nel caso che, ad arrivare in ritardo o a non essere consegnate, siano notifiche di processi penali o comunicazioni giudiziarie importanti, andando quindi a danneggiare il sistema di comunicazione giuridico, causando prescrizioni di reati.
Per questo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di multare Poste Italiane con una multa salata, il massimo possibile, 5 milioni di euro. La motivazione, si legge, è l’aver adottato una pratica commerciale scorretta, in violazione del codice del consumo, ovvero pubblicizzare in maniera ingannevole le caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate del servizio di ritiro digitale. L’Antitrust, a fronte delle numerosissime lamentele, ha infatti constatato che la certezza e la tempistica delle consegne sono ben diverse da quelle pubblicizzate, utilizzando, come già detto, l’avviso di giacenza anche quando è possibile consegnare a mano al destinatario, che si trova in casa e magari, sta anche aspettando pazientemente.
Siamo convinti che questa multa sia un buon segnale dato dall’Autorità, che sottolinea come questa situazione sia ormai insostenibile per molti cittadini, sfiduciati verso un sistema di posta che spesso e volentieri è più attento alla presentazione dei propri servizi che alla loro effettiva efficienza. Con buona pace dell’antico monito che il postino suona sempre 2 volte.
”Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”