Le novità della bolletta della luce 2018
A partire dal 1 gennaio 2018 l’Italia si adeguerà alle direttive dell’Unione Europea in materia di consumi della corrente elettrica.
Attualmente abbiamo tre tipologie di tariffe: la D1 per gli utenti residenti che utilizzano caloriferi a consumo elettrico, D2 per i residenti e D3 per i non residenti. Insomma ad oggi chi più consuma più paga.
Dall’anno nuovo queste categorie non esisteranno più, e saranno sostituite dalla tariffa unica TD. Questa novità prenderà in considerazione come parametro per il conteggio della bolletta solo ed esclusivamente il consumo, tralasciando la potenza, che invece ancora ad oggi viene calcolata ai fini dell’importo.
Nella tariffa TD saranno insomma inclusi i costi della spesa di trasporto, che saranno uguali per tutti gli utenti, e i costi degli oneri generali di sistema. Riguardo quest’ultimo punto ci sarà una differenza tra utenti residenti e non. I primi avranno i corrispettivi applicati alla quota energia, mentre i secondi dovranno pagare una quota fissa e una quota energia.
Bolletta energia elettrica, quanto si risparmia?
La norma è stata pensata per ridurre i consumi di gas a favore di quelli della corrente elettrica, e la tariffa dovrebbe dunque far risparmiare proprio sulla luce, un incentivo per abbandonare impianti di riscaldamento e piani cottura a gas a favore di pompe di calore e piani ad induzione.
Con la tariffa TD, forse paradossalmente, potrà risparmiare anche oltre i 100 euro l’anno chi consuma di più, dal momento che non esisterà più il sovrapprezzo per un consumo più elevato ed una potenza impegnata più alta.
Mentre sino ad oggi il calcolo dell’importo era basato su una progressione per premiare i consumatori attenti agli sprechi, dal 2018 chi più consuma corrente elettrica più verrà premiato, nell’ottica della sostenibilità energetica.
I vantaggi sono ineccepibili per chi ha abbandonato, o lo farà, impianti a gas, soprattutto per quanto concerne il riscaldamento domestico; scegliere anche le finestre eco-friendly in grado di azzerare gli spifferi farà ulteriormente bene alla bolletta e all’ambiente.
Non si risparmierà invece sulle accise, che continueranno ad essere conteggiate in bolletta; tutti saranno tenuti a pagare quella percentuale dovuto con il limite di potenza di 3kW per poter usufruire dell’agevolazione sui consumi entro i 1.800 kWh annui.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”