L’ecosostenibilità passa dal risparmio energetico
Ormai è una vista comune quella della spia rossa di un elettrodomestico in casa, fra telefoni, caricabatterie, televisori e console, ma quanto consumano gli elettrodomestici anche da spenti?
Secondo gli ultimi dati, il consumo di energia dovuto agli stand-by elettrici nelle case va dai 18 ai 90 euro all’anno, incidendo in media dal 10% al 16% sui consumi totali di un’abitazione. Un valore in netto aumento con tutti gli apparecchi tecnologici dei quali sono dotate le nostre abitazioni; nonostante l’Europa abbia dato delle direttive specifiche per la riduzione degli sprechi energetici, non sono molte ad oggi le aziende che le seguono, dato che la maggior parte degli elettrodomestici in vendita non ha l’eliminazione automatica dello standby, come previsto dalla legge.
È il classico caso dove prevenire è meglio che curare: esistono pochi semplici accorgimenti che possiamo seguire per ridurre lo spreco energetico, una scelta che fa bene all’ambiente ma anche al portafoglio di molti consumatori:
- Alcuni elettrodomestici consumano più di altri: il forno elettrico (in particolare i modelli più grandi che utilizzano grossi quantitativi di energia per scaldarsi) e il climatizzatore (soprattutto se viene impostato a più di 6 gradi di differenza rispetto alla temperatura dell’ambiente esterno). Questo non vuol dire che non debbano essere utilizzati, ma che bisogna semplicemente usarli con criterio. Ad esempio, preferendo i lavaggi “eco” per lavatrice e lavastoviglie e utilizzando entrambe sempre a pieno carico. Oppure evitando di tenere aperto il frigo per troppo tempo (specialmente d’estate) e curando per tutti gli elettrodomestici la manutenzione periodica. Inoltre, per ottenere un reale risparmio in casa, gli orari e i giorni di maggiore utilizzo dell’energia elettrica dovrebbero essere coerenti con la tariffa scelta (per offerte luce di tipo bioraria).
- Lasciare in stand-by gli elettrodomestici: quando un elettrodomestico è spento non vuol dire che non consuma. Muniamoci di prese a ciabatta con l’interruttore, in modo da spegnere del tutto gli elettrodomestici quando non servono (come il televisore) e ricordiamoci di staccare i caricabatterie dalle prese elettriche.
- Osservare la classe energetica: quando compriamo un elettrodomestico, assicuriamoci di sceglierne uno con un’alta efficienza energetica. Più è alta l’efficienza (la massima viene indicata con la lettera “A+++”) minore sarà il consumo di energia elettrica. Ovviamente per risparmiare non è necessario sostituire in blocco tutti gli elettrodomestici di casa, ma è assolutamente consigliabile tenere conto di questo aspetto quando si presenta l’occasione di un nuovo acquisto.
- Lampadine a risparmio energetico: forse non tutti sanno che è proprio dall’impianto di illuminazione che deriva circa il 12% dell’energia elettrica consumata da una famiglia. Questo va tenuto in considerazione quando ci si chiede come risparmiare energia elettrica in casa. Ecco perché è importante scegliere bene il tipo di impianto e, soprattutto, le lampade più adatte ad ogni ambiente. Ad esempio, le lampade a LED rappresentano la soluzione più moderna ed economica in termini di consumi, anche se costano di più. Permettono, infatti, di risparmiare circa il 90% rispetto alle vecchie lampadine e il 70% rispetto alle fluorescenti (anche dette a basso consumo). Un consiglio: per evitare di lasciare le luci accese per ore nei luoghi in cui si va di rado (come le cantine) è consigliabile impostare un timer a spegnimento automatico.