Newsletter_18 del 30.07.2017
30 Luglio 2017
in | Azione 4 | Progetto 2017
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Vittime di violenze sessuali: quali sono le conseguenze per le vittime?
Non ci sono dubbi sul fatto che la violenza domestica e/o sessuale influiscano negativamente sulla salute e sul benessere delle donne che la subiscono non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico e sociale. La violenza verso le donne può determinare patologie croniche, complicanze ostetriche e ginecologiche e quadri psichiatrici anche rilevanti ed è certamente riscontrabile tra le molte donne che si rivolgono ai servizi sanitari dedicati come rilevato da varie indagini condotte dai Centri di Soccorso Anti-violenza. Le donne che hanno subito un’aggressione fisica o sessuale, nell’infanzia o nell’età adulta, usano i servizi sanitari con maggiore frequenza rispetto a quelle che non ne sono state vittime, spesso subiscono nel corso della interventi chirurgici, visite mediche, degenze ospedaliere, utilizzo di farmaci e consulti di salute mentale in quantità superiore rispetto a chi non ha subito abusi.
Le conseguenze sulla salute mentale possono avere la stessa gravità di quelle fisiche, se non maggiore.
I decessi successivi a violenza sessuale sono spesso dovuti a suicidio, infezione da HIV o omicidio, sia durante la violenza che dopo.
Può capitare inoltre che le vittime di violenza vengano stigmatizzate e messe al bando dalla famiglia e da altri conoscenti.
L’imposizione di un rapporto sessuale può essere fonte di gratificazione sessuale per il responsabile, sebbene solitamente l’obiettivo sia la manifestazione di potere e di dominio.
Spesso, gli uomini che obbligano la moglie a un rapporto sessuale ritengono che tale azione sia legittimata dal fatto di essere sposati.
Le 5 regole salvavita per i diabetici che vanno in vacanza
Le 5 regole salvavita arrivano dalla Società Italiana di Diabetologia (Sid) per garantire sicurezza ai 4 milioni di italiani con diabete che si apprestano a partire per le vacanze estive.
1- Bere abbondantemente per evitare la disidratazione, perché nelle persone con diabete la presenza di elevati livelli di glicemia e anche l’utilizzo di alcuni farmaci possono ulteriormente favorire la perdita di liquidi attraverso le urine.
2- Evitare di camminare scalzi per non riportare lesioni ai piedi, favorite dalla ridotta sensibilità alle estremità tipica del diabete, meglio usare le ciabatte.
3- Attenzione ai cali di glicemia dovuti al fatto che d’estate ci si muove di più e quindi i muscoli consumano più glucosio. Adattare la terapia antidiabetica, su consiglio medico, anche in base ai diversi orari dei pasti e al diverso apporto calorico. “Uno dei sintomi della crisi ipoglicemica, la sudorazione, – specifica l’esperto – può essere confusa con quella legata al caldo e l’ipoglicemia riconosciuta in ritardo”. Quindi tenere sempre sotto mano una fonte di carboidrati a rapido assorbimento.
4- Portare con sé farmaci, strisce e glucometri in scorte sufficienti, meglio aumentarle del 20-30%. Ma evitare di esporli ad altre temperature.
5- Per prevenire le variazioni della pressione valutare col medico se sia necessaria un modifica delle terapie di anti-ipertensivi. Ad esempio negli ambienti caldi può essere necessario ridurre le dosi dei diuretici, mentre in montagna potrebbe esserci la necessità di potenziarle, perché la pressione tende a salire.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”