Newsletter_19 del 02.08.2017
2 Agosto 2017
in | Azione 4 | Progetto 2017
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Attività fisica d’estate: si può fare ma con alcune accortezze
Il forte caldo è pericoloso e comporta dei rischi per l’organismo. Questo aspetto riguarda in maggior modo chi dedica tempo all’attività fisica all’aperto. Durante le attività, infatti, il nostro corpo è impegnato a trasformare il cibo in energia, e questo produce, di per se, calore che deve essere disperso dal corpo tramite la traspirazione; producendo sudore il corpo si raffredda, perdendo però, contemporaneamente, sali minerali e liquidi che è necessario inserire nuovamente, mentre ci si allena e dopo. La somma del calore prodotto dall’allenamento con il calore esterno può essere molto pericoloso e provocare il “colpo di calore”, cioè un accumulo di calore eccessivo nel corpo.
E’ meglio indossare del tessuto tecnico: il cotone infatti non favorisce l’evaporazione del sudore. E’ bene evitare di coprire la testa con cappelli: la testa è una fondamentale area di dispersione del calore corporeo. E se la fatica ci assale e sentiamo il calore in eccesso, meglio bagnare la testa aiuta a recuperare la giusta temperature. E’ ovviamente fondamentale bere frequentemente. Prima di correre è importante idratare il corpo bevendo almeno mezz’ora prima della corsa. Durante l’allenamento è importante bere per recuperare i liquidi persi. Cercare quindi aree “ristoro” durante il tragitto.
Importante poi mangiare leggero: quando fa caldo, il corpo ha bisogno di evitare cibi pesanti e grassi, mentre necessita di frutta e verdura, cariche di minerali.
Infine: attenzione agli orari. E’ necessario correre nelle ore più fresche. Quindi meglio nelle prime ore del mattino oppure in tarda serata, scegliendo percorsi freschi, a contatto con la natura.
ESTATE: I FARMACI DA PORTARE IN VALIGIA
1. Non riempirsi di farmaci inutili
Rischiate di buttarli al ritorno dalle ferie con spreco di soldi e problemi di smaltimento. I medicinali, infatti, non vanno gettati nella spazzatura domestica, ma devono essere lasciati in contenitori particolari.
2. Se si va all’estero
Quando si va all’estero, in particolare nei Paesi in cui le condizioni sanitarie non sono eccellenti e in luoghi di cui non conosce la lingua, la valigetta dei medicinali potrà essere un po’ più completa, per le possibili difficoltà a reperire i prodotti necessari o per il nome diverso che possono avere.
3. Se si viaggia in aereo
Tenere nel bagaglio a mano i farmaci di cui si potrebbe avere bisogno nell’immediato. Attenzione, però. Non è possibile portare a bordo flaconi di contenuto superiore a 100 millilitri. “In casi particolari – ricordano sempre gli esperti del Bambino Gesù – il medico di famiglia potrà scrivere una dichiarazione della patologia di cui è affetto il bambino e quali farmaci deve avere con sé”.
4. Occhio alla scadenza dei farmaci
Quando si prepara la “mini farmacia” da portarsi appresso, lontano da casa, verificare le date di scadenza sulle confezioni dei medicinali e controllare che ci sia il foglietto con informazioni e istruzioni, il “bugiardino”, da consultare in caso di dubbi sul corretto dosaggio o sulle possibili controindicazioni ed effetti collaterali.
5. Fare la scorta
Se un turista, una persona di famiglia o un accompagnatore hanno una patologia cronica, accertarsi che la scorta di farmaci utilizzata abitualmente sia sufficiente per l’intero periodo di vacanza. E ricordarsi, se si parte con le prescrizioni del medico di base, che le nuove ricette elettroniche consentono di mantenere in tutta Italia le esenzioni cui si ha diritto nella regione di residenza.
6. consigli per viaggiare con i figli
1. Prima di partire controllate che le vaccinazioni siano in regola e annotate la data dell’ultima antitetanica, che potrà essere molto utile in caso di ferite profonde;
2. Memorizzate sul telefonino il numero di un centro antiveleni: in caso di necessità il tempo è prezioso;
3. Portate con voi la tessera sanitaria del bambino per poter usufruire di prescrizioni e assistenza sanitaria nel resto d’Italia e anche nei Paesi dell’Unione Europea o convenzionati.
4. Se il bambino soffre di asma non vanno dimenticati gli spray e, soprattutto, il distanziatore. Se invece è un allergico alimentare, ricordarsi di mettere in valigia l’adrenalina.
5. Se il piccolo è allergico, finita la primavera, non lasciate a casa i farmaci per leallergie dei bambini pensando che il pericolo sia definitivamente scampato.
“La stagione estiva – spiegano gli esperti del Bambino Gesù – espone i piccoli allergici a rischi a volte difficilmente anticipabili. Se la meta delle vacanze è un agriturismo nel Centro-Sud Italia, ad esempio, è possibile entrare a contatto con la parietaria o con i pollini del cipresso e dell’ulivo, alberi in genere non presenti al Nord. Nelle aree di campagna i bambini possono avere a che fare con cani e gatti, ma soprattutto con animali pelosi con i quali non sono normalmente a contatto (i cavalli e i conigli ad esempio) e che possono generare riniti, congiuntiviti e crisi d’asma. Se la destinazione è il mare – proseguono – i bambini possono avvicinarsi ad alimenti non consueti, come il pesce freschissimo e i frutti di mare. Ad alcuni basta passare davanti ad una pescheria per avere dei problemi di tipo respiratorio, semplicemente a causa dell’inalazione delle sostanze liberate nell’aria. Per questo motivo – concludono – conviene portare con sé anche un kit di farmaci e di dispositivi antiallergici”.
I farmaci da portare in viaggio
Gli specialisti dell’ospedale pediatrico, pensando in particolare ai viaggiatori più piccoli, alle coppie con bimbi raccomandano questi farmaci.
1. Un antipiretico-analgesico come il paracetamolo o l’ibuprofene. Sono da preferire quelli somministrabili per via orale, poiché le supposte d’estate non si conservano al meglio.
2. Sali reidratanti, cioè un aiuto importante per contrastare la disidratazione, in caso di vomito o diarrea. Meglio preferire le formulazioni in bustine, rispetto a quelle liquide: occupano meno spazio e pesano meno in valigia.
3. Un antistaminico in gocce,utile per eventuali reazioni allergiche o per attenuare fastidiosi pruriti conseguenti a eritema solari.
4. Un farmaco anticinetosico in formato sciroppo o in gomma da masticare, se un figlio soffre di mal d’auto, nave o aereo.
5. Una crema antistaminica, utile per lenire il bruciore da punture d’insetto.
6. Alcune fialette di soluzione fisiologica per lavaggi nasali o per detergere una ferita.
7. Un antisettico per le piccole ferite.
8. Farmaci prescritti dal proprio medico di fiducia, se ci si reca in Paesi esotici.
9. Presidi sanitari
– un prodotto a base di ammoniaca per le irritazioni causate dalle meduse;
– cerotti e garze di diversa taglia;
– repellenti per zanzare;
– una crema solare ad elevata protezione da utilizzare per i primi 10-15 giorni di esposizione per poi passare ad un filtro a media protezione;
– un termometro elettronico;
– una zanzariera da applicare sulla culla o sul lettino;
– una buona crema reidratante per possibili eritemi solari.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”