Newsletter_26 del 17.10.2017
17 Ottobre 2017
in | Azione 5 | Progetto 2017
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Attenzione alle differenze tra CE e China Export!
C’è C E e CE. Dal 2006, esiste la marcatura C E: essa indica che un prodotto, importato da un Paese esterno all’Europa, è conforme alle leggi dell’UE e può quindi liberamente circolare all’interno del mercato unico. Si tratta di una certificazione di qualità, che appone lo stesso fabbricante, dichiarando così, sotto la propria responsabilità, dopo aver effettuato le opportune verifiche, che il prodotto rispetta le prescrizioni relative all’apposizione del marchio CE.
Ovviamente, anche il marchio C E, come tutti i marchi, può essere contraffatto o apposto illegittimamente. Nessuno, perciò, può garantire in anticipo che ogni prodotto con tale marchio sia completamente sicuro.
Peraltro c’è chi gioca sulla confusione e sulla similitudine. Così alcune aziende cinesi si sono, per così dire, consorziate al fine di aggirare l’ostacolo della nostra certificazione di qualità e hanno creato il marchio alternativo CE, che sta invece per China Export.
Un’operazione per certi versi geniale, ma che, nello stesso tempo, mina la sicurezza del mercato e gioca sulla buona fede e distrazione della gente. Peraltro, le aziende che importano prodotti con il marchio China Export potrebbero avere seri problemi alla dogana o sarebbero, comunque, soggette al rischio di sequestro della merce.
Distinguere, allora, i due marchi diventa necessario e, a volte, vitale (non poche volte, i prodotti senza certificazioni di qualità si sono dimostrati mortali, come in molti casi di apparecchi elettronici esplosi nelle mani degli acquirenti).
Qualche minima differenza tra i due marchi c’è e bisognerebbe che tutti la conoscessero.
Le differenze tra CE e China Export
Il marchio C E, che sta per Comunità Europea, presenta una maggiore spaziatura tra la “C” e la “E”: lo spazio è quasi pari ad un’altra C rovesciata.
Le lettere C ed E del marchio non devono essere più piccole di 5 millimetri e, nel caso siano più grandi, le loro proporzioni vanno comunque rispettate.
Il marchio dev’essere apposto o sul prodotto stesso, o sulla sua targhetta segnaletica. Se ciò non è possibile a causa della natura del prodotto, il marchio CE deve essere apposto sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.
Al contrario, nel caso di “China Export”, le due lettere sono meno distanti, anzi quasi unite.
Un metodo pratico efficace per comprendere se il marchio è originale o meno è il seguente: se unendo virtualmente le lettere, come rappresentato in figura, si forma un otto, il marchio CE Comunità europea è originale. In caso contrario è una contraffazione.
Sicurezza: sono pochi i prodotti connessi alla rete internet di casa ad adottare misure di protezione
Si, perché secondo quanto affermato da McAfee, una delle maggiori aziende indipendenti di sicurezza informatica del mondo, soltanto il 53% dei prodotti connessi alla rete internet di casa adotta misure di protezione.
Questo vuol dire che i tanto desiderati oggetti tecnologici come smartphone, tablet, consolle, giocattoli connessi o piccoli droni – ma anche elettrodomestici intelligenti sempre più diffusi – possono facilmente diventare un obiettivo di hackers malintenzionati.
A detta di McAfee, infatti, queste tipologie di oggetti sono in cima alla classifica dei “Most Hackable Holiday Gifts”, ossia i più comuni obiettivi dei criminali informatici, i cosiddetti hackers, che se non adeguatamente protetti, “possono essere infettati da applicazioni dannose”.
Da una ricerca effettuata dalla stessa McAfee emerge che la quasi totalità degli intervistati riconosce l’importanza di proteggere la propria identità e i propri dispositivi connessi al sicuro, ma solo la metà di questi adotta effettivamente delle misure di protezione necessarie.
La convinzione che sia il produttore ad aver integrato la sicurezza nei propri prodotti o il fatto di non sapere come poter adottare le giuste precauzioni sono le principali cause di rischio.
Tuttavia, agire secondo buon senso, adottando delle piccole misure precauzionali può migliorare la situazione. Prima di tutto bisogna stare molto attenti nell’aggiornare i software integrati nei diversi dispositivi ed evitare le reti Wi-Fi pubbliche. Soprattutto, bisogna evitare di fare acquisti online o di eseguire operazioni di home banking da questo tipo di connessioni. Infine, è una buona idea quella di proteggere la propria rete domestica e informarsi dai produttori di giocattoli connessi sulle misure da loro adottate in tema di sicurezza e privacy.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”