Newsletter_4 del 11.05.2017
11 Maggio 2017
in | Azione 3 | Progetto 2017
nviata a 7497 contatti
DETRAZIONE IVA PER L’ACQUISTO DI UNA CASA IN CLASSE A E B NEL MODELLO 730
Nella dichiarazione dei redditi di quest’anno (nello specifico al Rigo 59 del modello 730) è possibile detrarre fino al 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di una casa in classe A o B direttamente dal costruttore. La detrazione spetta per le compravendite effettuate dal 1º gennaio 2016 al 31 dicembre del 2017.
Ai fini della detrazione è necessario che l’immobile:
sia acquistato, direttamente dall’impresa costruttrice, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017.
l’immobile acquistato sia a destinazione residenziale e di classe energetica A o B, a prescindere da ulteriori requisiti. Il beneficio, pertanto, non è limitato all’acquisto dell’abitazione principale, né sono previste esclusioni per gli immobili c.d. di lusso.
Il beneficio riguarda anche la pertinenza, a condizione che l’acquisto di quest’ultima avvenga contestualmente all’acquisto dell’unità abitativa e l’atto di acquisto dia evidenza del vincolo pertinenziale
La detrazione spetta anche se l’immobile è costruito da più di cinque anni, purché l’impresa abbia manifestato espressamente l’opzione per la relativa imposizione, indipendentemente dalla data di fine lavori.
Ai fini della detrazione ed in applicazione del principio di cassa, è necessario che il pagamento dell’IVA avvenga nel periodo di imposta 2016. Non è stato possibile fruire della detrazione dell’IVA relativa ad acconti corrisposti nel 2015, anche se il rogito risulta stipulato nell’anno 2016, poiché nel 2015 l’agevolazione non era vigente. E’ possibile, invece, fruire della detrazione per l’IVA corrisposta sugli acconti pagati nel 2016, sempreché il preliminare di acquisto sia registrato e il rogito sia stipulato entro il 2017.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”
RISPARMIO ENERGETICO IN CUCINA
Dal primo ottobre, fino alla fine dell’anno, l’Autorità di settore Aeegsi ha ritoccato verso l’alto le tariffe per il gas (+2,8%) e verso il basso quelle dell’elettricità (-0,7%). Variazioni che riguardano solo i clienti in regime di tutela, cioè le cui tariffe sono regolate dall’Aeegsi.
È come trovarsi sulle montagne russe. In vista dell’inverno, spiega l’Autorità, ci si aspetta che le quotazioni del gas salgano proprio perché se ne utilizzerà molto di più per riscaldarsi. Bisogna solo sperare che nel prossimo trimestre il mercato dell’energia ci regali bollette meno care. Per alleggerire la bolletta possiamo, però fare la nostra parte. E la cucina gioca un ruolo fondamentale. Con alcuni piccoli accorgimenti infatti è possibile abbassare i consumi energetici di casa e risparmiare qualcosa a fine mese.
Coperchio. Ricordiamoci di usare sempre il coperchio quando cuciniamo. È un modo per evitare di disperdere il calore.
Questo permette di risparmiare gas perché i cibi cuociono più velocemente (e spesso meglio) e l’acqua per la pasta bolle in minor tempo.
Pentola a pressione. Perfetta per cucinare i legumi, ma anche alcuni tipi di carne, la pentola a pressione può essere usata per tutti i cibi: dimezza i tempi di cottura e quindi anche il consumo di energia.
Pentole di rame. Permettono un considerevole risparmio energetico per via dell’ottima conduttibilità del calore e della resistenza agli sbalzi termici. Queste pentole sono di solito usate per preparare dolci ma sono adatte anche per polenta e risotto e per tutti quei cibi che necessitano di una cottura media.
Dimensioni. Le pentole usate devono essere proporzionate alla grandezza del fornello o della piastra elettrica in modo che la fiamma, e quindi il calore, sia concentrata al di sotto della padella. In questo modo i cibi cuoceranno meglio. Evitiamo di usare pentole piccole in fornelli grandi perché in questo caso la fiamma rimarrà all’esterno della pentola contribuendo solo in minima parte alla cottura.
Pasta. Prima di accendere il fuoco per far bollire l’acqua per la pasta meglio aspettare qualche minuto. In questo modo potrà assorbire il calore dell’ambiente circostante e quindi raggiungerà l’ebollizione in tempi più rapidi perché partirà da una temperatura più alta.
Acqua. L’acqua dove ha cotto la pasta o il riso è ricca di amido, un eccellente sgrassante, e per questo è ottima per lavare le stoviglie, soprattutto se ancora calda. Aggiungendo un po’ di limone, adatto sia per togliere i cattivi odori sia per i piatti più incrostati, si potrebbe anche fare a meno del detersivo.
Forno. È possibile risparmiare energia anche quando si cucinano complicati cibi al forno. Basta spegnerlo un po’ prima che sia pronto, ma senza aprirlo, in modo da sfruttare il calore residuo. Lo stesso trucco si può usare con zuppe e risotti, purché rimangano coperti dopo aver spento il fornello.
Riscaldare i cibi. Se vogliamo consumare gli avanzi di cibo conservati nel frigorifero, meglio tirarli fuori almeno un’ora prima. In questo modo non saranno eccessivamente freddi quando verranno riscaldati e potremo risparmiare un po’ di energia. Se nel frattempo stiamo cucinando qualcos’altro, potremmo poggiare il piatto con il cibo da riscaldare sopra la pentola che sta già sul fornello, evitando quindi di usare il microonde o di accendere un altro fuoco.
Elettrodomestici. Soprattutto per le ricette più semplici, tornare ai vecchi strumenti da cucina manuali al posto dei moderni robot tuttofare consente un sicuro risparmio sulla bolletta della corrente.
Luci. Quelle posizionate sopra i piani cottura spesso non hanno lampadine a basso consumo, quindi è preferibile accenderle solo quando non se ne può proprio fare a meno.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”