Piccoli prestiti personali: a cosa prestare attenzione

Oggi si assiste ad un proliferare di offerte per la stipula di piccoli prestiti utili per affrontare piccole spese personali, ad esempio per l’acquisto di un veicolo, un viaggio o l’organizzazione delle nozze.
Questi possono essere proposti da banche o da intermediari finanziari, ma vi è un moltiplicarsi di prestiti offerti anche online. Per questo al consumatore si consiglia una certa accortezza nella scelta del prestito.
Prima di tutto bisogna prestare attenzione ai tassi di interesse (TAN e TAEG) e ricordarsi che gli interessi usurai (al di sopra di una certa soglia) sono vietati per legge.
Il consumatore dovrà inoltre controllare:
- Se chi propone il prestito sia iscritto nel registro dei mediatori creditizi o degli agenti in attività finanziaria, o riconosciuto dalla Banca d’Italia;
- Controllare eventuali comportamenti scorretti dell’operatore: diffidare da chi richiede una stipula di un’assicurazione prima di erogare il prestito, da chi richiede un compenso personale o da chi richiede somme anticipatamente;
- Considerare che si ha sempre la possibilità di estinguere il prestito anticipatamente;
- Diffidare da chi ci offre troppo facilmente un prestito;
- Diffidare dalle offerte proposte via social media e a quelle che propongono condizioni troppo favorevoli.
In particolare attenzione alle proposte dichiarate “a tasso zero”: il finanziamento è realmente a tasso zero se nel contratto che vi stanno sottoponendo sono segnalati chiaramente sia il Tan sia il Taeg e se entrambi corrispondono a zero. Non solo: anche le commissioni, le imposte, gli oneri di intermediazione, il costo effettivo del prestito e tutte le spese effettive del finanziamento devono essere riportate chiaramente e devono essere a carico della finanziaria o dell’istituto di credito che eroga il prestito, come anche l’imposta di bollo, che per legge costa 14,62 euro per i prestiti di durata inferiore ai 18 mesi e lo 0,25 del totale se la durata è superiore.