Riciclo marino, di cosa si tratta?
Il riciclo e il riuso stanno assumendo un’importanza capitale nell’economia, permettendo sia un maggior rispetto ambientale (con un consumo inferiore di risorse naturali) sia la creazione di un’economia circolare che può potenzialmente creare posti di lavoro e ricchezza. È in quest’ambito che si sviluppa il riciclo marino.
Gli scarti della lavorazione della pesca e le alghe ammontano a 32 milioni di tonnellate di materia organica, che ogni anno finiscono negli inceneritori e nelle discariche, con costi economici e ambientali non certo trascurabili. Da questi scarti si potrebbero ricavare numerosi composti ottimi per la farmaceutica e la cosmetica ma, soprattutto, per farine, idrolisati proteici e per oli di pesce. Oltre ad avere un elevato profilo nutrizionale, questi ultimi permetterebbero di ridurre la necessità di allevamenti intensivi per rispondere alla domanda crescente di proteine.
Nei pesci, nei crostacei e nei molluschi si trovano infatti, oltre alle proteine, le gelatine, i collageni, i principi attivi di interesse farmaceutico, i componenti dei gusci, delle conchiglie e delle corazze quali il chitosano e i silicati, e poi carotenoidi, antiossidanti, enzimi, aminoacidi e quant’altro: tutti composti di elevato valore economico. Se poi si osservano solo i composti potenzialmente utili per la salute umana, se ne trovano a decine, radunati dagli autori in antimicrobici, antidiabetici, antitumorali e antiossidanti.
C’è ancora molto da fare per quanto riguarda la ricerca, dato che i processi di estrazione e purificazione possono essere ancora migliorati, senza dimenticare il processo di conservazione, che necessitano di uno studio ulteriore. Al momento il riciclo marino è poco sfruttato e quando viene effettuato, si tratta solitamente di piccole realtà, non sempre in possesso dei mezzi economici per svilupparlo al meglio. Occorre quindi che sia la grande industria a farsi carico di queste ricerche (in modo da renderle più accessibili a tutti) che, se sviluppate in maniera adeguata, potrebbero portare benefici enormi all’economia e all’ambiente.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”.