Siglato un accordo importante con la Cina, un passo in avanti per il nostro commercio alimentare
Il rapporto con il colosso cinese per quanto riguarda i prodotti alimentari europei ha fatto un passo molto importante. È stato firmato infatti un accordo bilaterale fra Unione Europea e Cina per la protezione reciproca della denominazione di 100 indicazioni geografiche di alimenti. Quando sarà passato al vaglio di Eurocamera e Consiglio, l’accordo entrerà in vigore, comunque entro la fine del 2020.
Un accordo molto importante dato dal fatto che l’estremo oriente, e la Cina in particolare, rappresenta la seconda destinazione per le esportazioni agroalimentari europee, con un totale di 12,8 miliardi di euro in esportazioni tra settembre 2018 e agosto 2019. Un rapporto commerciale dunque che fa ben sperare per il settore agroalimentare italiano ed europeo, visto che i nostri prodotti sono fra i più ricercati nei mercati esteri.
Fra i prodotti inseriti nell’accordo siglato ci sono nomi importanti del nostro patrimonio alimentare made in Italy, ben 26 prodotti fra vini (Barolo, Chianti, Franciacorta), formaggi (Gorgonzola, Grana Padano, Pecorino Romano, Parmigiano Reggiano, Taleggio), salumi (Prosciutto di Parma e di San Daniele) che d’ora in avanti avranno un aiuto in più per contrastare imitazioni e falsificazioni del marchio d’origine. Un totale di 26 eccellenze del Belpaese, di cui la Mozzarella di Bufala rappresenta l’unico prodotto con provenienza dal Mezzogiorno, mentre fra le 100 denominazioni cinesi figurano diverse varietà di tè, di riso e le bacche di gojiChaidamu.
Sebbene questo sia un passo importante, occorre sottolineare però che solo il 3% dei prodotti italiani con indicazione d’origine viene protetto in questo modo, specialmente da contraffazioni generiche, che invadono i mercati esteri (guardacaso proprio dalla Cina). Occorre fare di più a livello nazionale ed europeo, per valorizzare l’immenso tesoro di conoscenza e tradizione che rendono il nostro cibo il più amato al mondo.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”