Vaccino contro il Covid: chi, quando e come
È il grande tema di questa primavera del 2021, stiamo parlando della campagna di vaccinazioni che, dopo gli iniziali tentennamenti, sta effettivamente prendendo piede in tutto il paese. Il metodo, ormai risaputo, è la vaccinazione per fasce d’età, iniziata il mese scorso con gli anziani over 80 anni e dopo 2 settimane per le persone fra i 75 e i 79 anni.
QUANDO
In breve, il programma stilato dalla Regione come road map vaccinale prevede:
- Dal 22 Febbraio le persone con disabilità e personale scolastico
- Dall’1 marzo tutte le persone di 80 anni e più, nate nel 1941 e negli anni precedenti
- Dal 15 marzo le persone di età compresa tra i 75 e i 79 anni e le persone in categoria “estremamente vulnerabile”
- Dal 12 aprile le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni
COME
Per prenotare la propria dose vaccinale è possibile recarsi nei Centri Unici di Prenotazionee nelle farmacie che effettuano le prenotazioni CUP, si possono anche effettuare online tramite il proprio Fascicolo sanitario Elettronico o sempre in rete tramite CupWeb.
È anche possibile, per i più tecnologici, prenotare tramite l’app ER salute oppure telefonare ai numeri messi a disposizione dalle proprie USL territoriali per fissare il proprio appuntamento per il vaccino. Per prenotare (sempre se si è inseriti nella fascia d’età corretta) non serve la prescrizione medica: bastano dati anagrafici (nome, cognome, data e comune di nascita) o, in alternativa, il proprio codice fiscale.
All’atto della prenotazione saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.Non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: occorre quindi, come già detto, attendere la data riferita al proprio anno di nascita.Nel caso in cui si sia impossibilitati a essere trasportati per effettuare la vaccinazione, ci si può rivolgere direttamente alla propria Azienda Usl.
CHI
Le categorie:
- Persone con disabilità: dal 22 febbraio le persone con disabilità presenti in strutture residenziali, e a seguire i disabili presenti nei centri diurni e in carico ai servizi, saranno vaccinati a cura delle Ausl: non è necessario prenotare.
- Personale scolastico: dal 22 febbraio, il personale scolastico (delle scuole di ogni ordine e grado, dei servizi educativi da 0-3 anni e degli enti di formazione professionale che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale), assistito dal servizio sanitario regionale, può prenotare la propria vaccinazione contattando direttamente il proprio medico di base.Gli insegnanti residenti fuori regione potranno a loro volta vaccinarsi in Emilia-Romagna, con le modalità attivate dall’Ausl di riferimento alla quale ci si potrà rivolgere per informazioni e prenotazioni.
- Forze dell’ordine e Forze armate: a partire dall’8 marzo le Aziende Usl stanno prendendo in carico, tramite chiamata attiva presso le proprie sedi vaccinali, il personale delle Forze dell’Ordine e delle Forze armate.Per quanto riguarda i lavoratori rientranti in queste categorie non residenti in Regione Emilia-Romagna, dopo pronunciamento nazionale seguito alla richiesta della Regione stessa, possono vaccinarsi qui, mentre prima potevano farlo solo presso la loro residenza o dovevano scegliere un medico di famiglia emiliano-romagnolo (opzioni che restano comunque valide).Per vaccinarsi, i lavoratori della scuola potranno rivolgersi alle Ausl (che provvederanno a pubblicizzarne le relative modalità) mentre gli altri saranno chiamati direttamente, sempre dall’Ausl.
- Personale universitario: dopo l’iniziale somministrazione iniziata l’8 Marzo, che ha causato non poco scalpore, le somministrazioni sono state mandate in coda, riprenderanno non appena sarà completata l’immunizzazione dei soggetti prioritari. Sono le stesse aziende sanitarie che stanno prendendo contatto con il personale universitario già prenotato per comunicare la sospensione delle vaccinazioni.
- Persone classificate come “estremamente vulnerabili”: da lunedì 15 marzo le persone che rientrano nella categoria degli “estremamente vulnerabili” (malattie respiratorie, cardiocircolatorie, disabilità, immunodepressi, diabete per ricordare le principali, per un elenco completo si può visionare il documento completo sul sito della regione Emilia-Romagna.) Ricordiamo infine che per poter eseguire la vaccinazione in Emilia è necessario avere l’assistenza sanitaria in regione, con l’eccezione dei lavoratori (sempre delle categorie già citate) che lavorano in Emilia-Romagna anche se residenti fuori regione.
DOVE
Sulle località per le vaccinazioni, ad oggi sono 141 in Emilia-Romagna i centri deputati alla somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus (erano 102 quelli operativi la scorsa settimana) di cui 21 dedicati a persone con 80 anni e più. In tutti i punti vaccinali, potenzialmente, si fanno tutti e tre i vaccini. Dal punto di vista organizzativo si preferisce però utilizzare due preparati per volta, in base alle prenotazioni. Quindi un giorno possono essere Pfizer-Biontech e Moderna o Pfizer e AstraZeneca. Mentre per velocizzare la vaccinazione degli over-80 le Ausl stanno chiamando i diretti interessati per anticipare il loro appuntamento.
È recente, inoltre, la notizia che dopo il centro vaccinale della Fiera di Bologna, dove da lunedì scorso è partito il primo turno notturno con 350 vaccinazioni riservate al personale sanitario e alle forze dell’ordine, anche nelle altre province dell’Emilia-Romagna è in programma entro la fine di questa settimana l’apertura fino a mezzanotte di almeno un punto per la somministrazione per ogni provincia. Con questa modalità, che non riguarderà gli anziani o le persone fragili, martedì è toccato al Centro vaccinale di Modena (Hangar dell’aviazione in via Minutara), a Ferrara il primo turno serale è previsto per giovedì al punto per i vaccini hub cittadino.